Questa è una verità riconosciuta da tutti, ma mentre i primi due prodotti, raggiunto un certo grado di invecchiamento, sono soggetti al deperimento, l’aceto balsamico tradizionale se ben guidato continua a migliorare col trascorrere degli anni.
Proprio nel sottotetto, nella parte più dimenticata della casa, esposto al caldo torrido dell’estate e al freddo gelido dell’inverno emiliano, il succo dell’uva si trasforma in unsposalizio straordinario di profumi e sapori, un vero e proprio balsamo per il palato.
Quella dell’aceto balsamico tradizionale è una maturazione che inizia con una concentrazione a fuoco diretto, per continuare poi con l’evaporazione dovuta alle temperature estive: da un quintale di succo d’uva si possono ricavare, dopo almeno 12 anni d’invecchiamento, non più di 5 litri di aceto balsamico tradizionale.
Il rincalzo annuale dei barili di legni diversi, dal più grande al più piccolo, trasmette all’aceto le sue inconfondibili qualità organolettiche e l’evaporazione durante le lunghe estati gli dona la sua caratteristica densità.
L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia è un prezioso ingrediente in cucina: le qualità organolettiche lo collocano tra i prodotti gastronomici di altissimo pregio, come il caviale ed il tartufo.
Può essere impiegato per condire insalate, verdure cotte, ma anche scaglie di formaggio grana, frittate di verdure o frittelle di riso.
Si sposa perfettamente a carni rosse crude o semicotte come roast beef o tagliate di manzo, purché aggiunto appena prima della presentazione del piatto.
Anche sui cibi a lunga cottura l’aceto balsamico tradizionale va aggiunto poco prima di toglierli dal fuoco, in modo da insaporire la vivanda senza disperdere il suo straordinario aroma.
La bontà D.O.P. è tutelata dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. In base ai risultati dell’assaggio il Balsamico Tradizionale è classificato in tre categorie: Oro, Argento e Aragosta.
Sono i colori dei tre bollini applicati sulle tipiche bottigliette di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, identificativi di altrettante qualità di prodotto ottenute con periodi di affinamento diversi, ma sempre superiori a 12 anni. È una scelta effettuata dal Consorzio fra Produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, già dalla sua costituzione avvenuta nel 1986, per trasparenza nei confronti dei consumatori.
Nel 2000 la Comunità Europea, a corredo del prestigioso riconoscimento col quale inserì l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia tra i prodotti a Denominazione d’Origine Protetta, ha disposto una normativa nella quale è previsto che:
Uno scrigno di tesori gustativi da scoprire e assaporare goccia dopo goccia, rigorosamente a crudo.
La particolare persistenza del gusto lo rende perfetto come elisir da fine pasto, ma la sua straordinaria ricchezza organolettica si presta a sorprendenti e memorabili abbinamenti con i formaggi e i dolci.
Dopo aver trascorso almeno venticinque anni in barili ricchi di storia e di profumi, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia è pronto a riservare grandi piaceri da degustazione.
I cultori del salato lo apprezzano sui formaggi più nobili, saporiti e piccanti; gli estimatori delle dolcezze traggono infinite delizie dalla sua unione con la crema pasticcera, i dolci al cioccolato, i gelati, i frutti di bosco, e dal suo sapiente utilizzo come supremo ingrediente per la farcitura di panettone e strudel.
E chi vuole assaporarlo in tutta la sua nobile e intensissima complessità di profumi e di sentori lo deve gustare puro, come un autentico bicchierino da meditazione a fine pasto.
Il prodotto contraddistinto col Bollino Argento, assoggettato ad un invecchiamento di solito superiore di circa 6/7 anni rispetto al bollino aragosta, assume una maggior concentrazione che attenua la percezione dell’acidità e dà una sensazione gustativa agrodolce complessa e gradevole che lo rendono ideale per l’uso a crudo, ma anche per quasi tutti i primi e secondi piatti.
Il suo profumo intenso e ricco, con una garbata tendenza al dolce, si esalta a crudo nella maionese, nelle salse per accompagnare i bolliti o i piatti di pesce, nelle insalate di pasta o di riso, con il fegato d’oca. Ideale anche con i formaggi piccanti e stagionati, primo fra tutti il Parmigiano Reggiano.
Sul fuoco diventa un gustosissimo compagno del filetto di manzo, ed è prezioso per mantecare il risotto, specialmente se con verdure o scampi.
È il più "acetoso" dei tre Balsamici Tradizionali.
Il profumo delicato e l’acidità piacevolmente intensa lo rendono ideale sui carpacci, i pinzimoni e per le marinate. E’ adatto per essere usato a caldo, per insaporire a fine cottura carni e pesci o per salse e intingoli.
Il Bollino Aragosta si fa apprezzare per la sensazione di acidità volatile gradevolmente pronunciata. Il suo profumo tenue e delicato e la sua buona acidità si rivelano perfette nell'uso a crudo sui carpacci di carne e di pesce, nei pinzimoni e per le marinate.
Sul fuoco è da consigliare per insaporire a fine cottura crostacei, costolette d’agnello, petti di pollo e carni rosse al sangue.
Grandi chef lo usano nella preparazione dei fondi di cottura per la selvaggina, il pollame e il pesce (in particolare il baccalà).
Scaldato e omogeneizzato con burro e parmigiano reggiano crea un intingolo delizioso sui ravioli.
Dal mese di Febbraio 2017 l’Acetaia Ferretti-Corradini è diventata socia del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, ottenendo la DOP come produttore di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP nell’autunno 2016.
L’OCQ PR (Organismo Controllo Qualità Produzioni Regolamentate), in base al Regolamento (UE) n. 1151/2012 ed alla normativa vigente, è riconosciuto ed autorizzato in esclusiva dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) quale ente di controllo per la DOP Parmigiano Reggiano (Decreto Ministeriale del 13 ottobre 1998 e successive modifiche ed integrazioni).
Dal 7 giugno 2016 OCQ PR è stato riconosciuto ed autorizzato in esclusiva dal MIPAAF quale ente di controllo anche per la DOP “Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia” (Decreto n. 11283 del 7 giugno 2016).
Dopo una serie di incontri, sopralluoghi e verifiche ispettive, l’Acetaia Ferretti Corradini è stata inserita nella filiera produttiva dell’Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia D.O.P., un traguardo decisivo che colloca la nostra azienda tra importanti realtà enogastronomiche.