Aceto Balsamico Tradizionale-Bollino Oro

Description

Il vero Balsamico della Tradizione millenaria. Quello che una volta era “medicamento”, un rimedio, un elisir. Un Balsamo appunto, nella sua ampollina da ml. 100

Il bollino oro identifica l’invecchiamento REALE E GARANTITO SUPERIORE A 25 anni ed il fatto che il prodotto si sia aggiudicato almeno 300 punti nella degustazione della commissione d’assaggio.

L’invecchiamento viene garantito da un ente esterno e terzo rispetto al produttore.

Dopo aver controllato i documenti che certificano che quella botticella e quel liquido è presente in acetaia da tutti quegli anni, sottopone un campione di prodotto alla degustazione professionale da parte di una commissione di cinque assaggiatori esterni, che alla cieca deve dare dei punteggi a seconda della qualità.
Non solo, dopo tale assaggio, provvede anche ad imbottigliare e sigillare le ampolline.

Non esiste al mondo un altro prodotto che subisca una procedura di certificazione così rigorosa.
Possiamo dire tranquillamente che è il prodotto più controllato al mondo in ogni sua fase!

Il nostro Balsamico Tradizionale bollino Oro deriva dalle batterie più vecchie, custodite con cura da ormai 3 generazioni.
Data la produzione estremamente limitata, questo prodotto potrebbe essere disponibile solo su prenotazione.

In vendita, come tutti i Balsamici Tradizionali, nell’ampollina ufficiale della D.o.p. da 100 ml chiamata a “tulipano rovesciato”.

Nella confezione regalo troviamo, oltre alla brochure dell’Acetaia, un ricettario in lingua ed il tappino versatore con un “cappuccio” in vetro soffiato.

Per sapere come aprire la bottiglia senza rischi di rompere il tappo:

1. non togliere il tappo facendo leva sul collo della bottiglia ma svitatelo dolcemente.
2. non è da conservare in frigorifero, anzi. Va benissimo a temperatura ambiente.
3. l’Extra-vecchio, come in questo caso, è un prodotto solitamente molto denso e corposo. La densità può a volte raggiungere quella di certi mieli (ovviamente fluidi) e potrebbe creare “cristallizzazione”.
   E’ l’estrema densità (e la presenza di glucosio) che può dare luogo a questo fenomeno che può essere risolto immergendo il prodotto in acqua tiepida per qualche minuto.
4. NON usarlo in cottura, SOLO a crudo. Rovineresti 25 anni di lavoro
5. infine, la scadenza praticamente non esiste, pensate solo che è stato conservato per più di 25 anni in botticelle aperte posizionate in soffitte roventi d’estate e gelide d’inverno.

In bottiglia, grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche, può durare decenni.

Perfetto da solo, a fine pasto per ristorare lo stomaco e lo spirito come un elisir o un digestivo.

Versandolo in un cucchiaino non metallico, meglio monouso o porcellana. L’ideale, per assaporarne tutte le sfumature, vi consigliamo di metterne qualche goccia in un calice da vino o nelle nostre bellissime Camere Olfattive: tamarindo, liquirizia, frutta secca, prugna essiccata, cioccolata, tabacco, vaniglia, legni, miele, amarene, etc. etc…

Ogni bottiglia è diversa dalle altre.

Ottimo anche con il gelato di crema o di vaniglia (o la stracciatella), un dessert cremoso o su un risotto alla zucca ben mantecato e cremoso.